giovedì 18 settembre 2008

Bimba cresce...

Ieri ho ricevuto una copia del mio libro Da grande pubblicato in Israele da Kinneret con il titolo Kesheheye Gedola.
Se come autrice sono felice ed emozionata, come traduttrice sarei molto curiosa di sapere chi l'ha tradotto, se si è divertito, se ha creato nuove rime, se ha mai pensato: "ma chi è che si è inventata questa buffa bambina?"
Bè, ad alcune domande non so proprio rispondere ma di certo posso dire che quella buffa Bimba in parte sono io da PICCOLA.
Gonaldo era il mio amico immaginario, la fiaba di Cenerentola era la mia preferita e sciare uhhh che meraviglia!
Certo la Tata Titti me la sono inventata e il budino non mi piace per niente, ma bisogna pur giocare con la fantasia!
L'importante è che dentro di noi rimanga sempre un po' della Bimba o del Bimbo che siamo stati.
Ecco le copertine di Da grande e Kesheheye Gedola che si guardano come fossero allo specchio...


martedì 9 settembre 2008

Ascoltare, raccontare

A volte ho l’impressione che la gente non sappia più ascoltare.
Sono tutti molto bravi a parlare di sé, a sentenziare, criticare, giudicare, dimenticando quanto sia importante l’ascolto.
Ascoltare sé stessi e gli altri. Ascoltare i bambini, i propri figli, gli amici.
Credo che sia fondamentale insegnare ai bambini ad ascoltare. Dedicare loro le attenzioni che meritano quando pongono una domanda.
Imparare a capire quali messaggi stanno cercando di trasmetterci.
E questo si può realizzare molto bene attraverso il racconto, la narrazione.
Momento che invita i bambini a porsi in un atteggiamento di “ricezione” attiva, stimolandone la fantasia, l’immaginazione e di conseguenza la creatività.
Raccontare una storia ai bambini significa aprire le porte a un mondo nuovo, che ogni piccolo percepisce e fa suo, secondo il suo modo di sentire, la sua sensibilità ed emotività.
Raccontiamo ai bambini tante storie, per aiutarli a crescere e continuare a crescere con loro.


Laboratorio basato sul mio libro "Bimba da grande" (Lapis Edizioni) presso la libreria Colibrì di Brescia - marzo 2008