martedì 23 dicembre 2008

Il mio Natale

Il mio Natale
non ha nastri dorati
né lustrini
o pacchi infiocchettati.

E’ fatto del sorriso
di un bambino
che guarda il mondo
da dietro un finestrino.

E’ una melodia
che invita a danzare
mentre dal cielo
comincia a nevicare.

E’ fatto di gente,
persone preziose,
che donano amore
invece di cose.

giovedì 11 dicembre 2008

Perchè mi capisca...


Io, che passo il tempo
a chiedermi
dov’è che sbaglio.

E come avere o riavere
coloro che non sentono
e non comprendono.

Se c’è da chiedersi,
qualcuno mi aiuti a
rispondere.

Se c’è da salire,
qualcuno mi guidi
per il sentiero.

Se c’è da amare
vorrei trovare
cuori spalancati
e riuscire ad entrare.

lunedì 1 dicembre 2008

Un piccolo dono





(testo di Marinella Barigazzi - illustrazione di Aleandra Bozzi)

Natale si sta avvicinando, ed ecco una proposta per i vostri bambini.
Qui sopra ci sono due segnapacco che potete stampare.
Su quello più in basso c'è una filastrocca.
Leggetela ai bimbi.
Facilmente vorranno impararla e quasi sicuramente si cimenteranno a inventare le loro rime che potrete scrivere insieme sul segnapacco senza testo.
Perché è importante dare ai bambini un esempio, l'accenno di un'idea. A volte basta veramente poco per sviluppare la loro creatività!

Provare per credere e...

Tanti auguri!


venerdì 14 novembre 2008

Autunno a Milano



L’albero
sta nevicando foglie dorate.
Il cielo d’autunno non scolora.
Lo accarezzano
rade e silenziose
nuvole bianche.




Il parco non è un parco, ma un giardino pubblico
di Milano.
L'autunno è, perchè ci siamo in mezzo.
E il cielo è più azzurro di quello della foto.
Regalo che ci fa novembre.
Da tenere in serbo per le giornate grigie.



venerdì 31 ottobre 2008

La poesia a otto anni...


L'arcobaleno

L’arcobaleno è una striscia colorata

che brilla nel cielo azzurro.

Viene dopo una tempesta
che sbuca fuori dall’aria
pura e cittadina.

La tempesta solleva
le foglie secche cadute
da un albero spoglio
in autunno.

L’autunno porta il cielo grigio
e piogge che rinfrescano le strade.



Oggi mia nipote Alessandra di otto anni ha scritto questa poesia.
Sono felice e meravigliata.
Perché la poesia è nei cuori dei bambini, anche se loro non lo sanno ancora.

giovedì 18 settembre 2008

Bimba cresce...

Ieri ho ricevuto una copia del mio libro Da grande pubblicato in Israele da Kinneret con il titolo Kesheheye Gedola.
Se come autrice sono felice ed emozionata, come traduttrice sarei molto curiosa di sapere chi l'ha tradotto, se si è divertito, se ha creato nuove rime, se ha mai pensato: "ma chi è che si è inventata questa buffa bambina?"
Bè, ad alcune domande non so proprio rispondere ma di certo posso dire che quella buffa Bimba in parte sono io da PICCOLA.
Gonaldo era il mio amico immaginario, la fiaba di Cenerentola era la mia preferita e sciare uhhh che meraviglia!
Certo la Tata Titti me la sono inventata e il budino non mi piace per niente, ma bisogna pur giocare con la fantasia!
L'importante è che dentro di noi rimanga sempre un po' della Bimba o del Bimbo che siamo stati.
Ecco le copertine di Da grande e Kesheheye Gedola che si guardano come fossero allo specchio...


martedì 9 settembre 2008

Ascoltare, raccontare

A volte ho l’impressione che la gente non sappia più ascoltare.
Sono tutti molto bravi a parlare di sé, a sentenziare, criticare, giudicare, dimenticando quanto sia importante l’ascolto.
Ascoltare sé stessi e gli altri. Ascoltare i bambini, i propri figli, gli amici.
Credo che sia fondamentale insegnare ai bambini ad ascoltare. Dedicare loro le attenzioni che meritano quando pongono una domanda.
Imparare a capire quali messaggi stanno cercando di trasmetterci.
E questo si può realizzare molto bene attraverso il racconto, la narrazione.
Momento che invita i bambini a porsi in un atteggiamento di “ricezione” attiva, stimolandone la fantasia, l’immaginazione e di conseguenza la creatività.
Raccontare una storia ai bambini significa aprire le porte a un mondo nuovo, che ogni piccolo percepisce e fa suo, secondo il suo modo di sentire, la sua sensibilità ed emotività.
Raccontiamo ai bambini tante storie, per aiutarli a crescere e continuare a crescere con loro.


Laboratorio basato sul mio libro "Bimba da grande" (Lapis Edizioni) presso la libreria Colibrì di Brescia - marzo 2008

domenica 31 agosto 2008

Ricominciare

Personalmente ho ricominciato dagli amici.
Cene, incontri, conversazioni al telefono.
Si ritrova il piacere di stare insieme, ci si raccontano le vacanze e i progetti per il futuro, che a settembre sono sempre tanti.
In una società che vede crescere l’individualismo come “valore” di molti, credo che l’amicizia sia qualcosa di fondamentale, un sentimento che si avvicina molto all’amore, e tende a fondersi con esso.
Amici per parlare, condividere, scherzare, ridere e qualche volta piangere. Amici che arricchiscono la vita e scaldano il cuore.
Credo che l’amicizia sia un aspetto della vita molto importante anche per i bambini, e i libri per bambini sono uno degli strumenti ideali per affrontare le piccole-grandi problematiche che ne possono derivare, così come gli aspetti più belli e gioiosi.
Penso all’ albo illustrato “When a Zeeder met a Xyder” di Malachy Doyle, autore britannico, che parla di due creature molto diverse l’una dall’altra, in cerca di un amico uguale a loro e quando si incontrano, lui alto verde e peloso, lei piccola, blu e pelata, dopo un iniziale disappunto scoprono che guardandosi negli occhi si accende una scintilla, una scintilla rara e speciale.
La scintilla dell’amore.
E da quell’istante non si lasceranno più.



A volte sono proprio le diversità che ci fanno apprezzare le persone. Se fossimo tutti uguali non avremmo niente da imparare e neppure da insegnare.
Con gli amici la vita di sempre riprende con maggiore forza e vitalità.
Un abbraccio a tutti i miei amici e amiche.

mercoledì 27 agosto 2008

Tutto finito?

Pomeriggio di fine agosto.
Il centro di Milano brulica di turisti in calzoncini corti e occhiali da sole, fotocamera digitale in una mano, bottiglietta d’acqua nell’altra.
Li lascio con i piedi a bagno nella fontana di Piazza Castello e vado verso il parco.
La gente si dirada, sembra quasi raggrupparsi in categorie distinte.
Quelli che corrono, quelli col cane, gli amanti, le badanti, i blateranti.
Ma cosa ci faccio io qui? Non dovrei essere al mare, in montagna, in collina?
Tutto finito?
Mi viene in mente qualche spunto per una poesia. Annoto e proseguo il cammino.
Alcuni irrigatori perdono acqua e formano rigagnoli e piccole pozze. Le foglie a terra sanno di marcio, quello strano odore che prelude all’autunno e contrasta con la vegetazione rigogliosa che mi circonda.
Strano come adesso il pensiero vada a certe sere magiche in cui la nebbia cala sulle case, sulle chiese e sulle strade di Milano e si fatica persino a sentire il rumore dei tram che stridono sui binari.
L’Arco della Pace troneggia impacchettato nella piazza deserta.
Tutto finito?
No... Tutto da ricominciare.